
Entra all’autogrill della A/26 con un fucile da caccia nel fodero, attirando l’attenzione dei clienti, che spaventati hanno chiesto l’intervento della Polizia Stradale. F.P. di rientro da una battuta di caccia è stato quindi identificato. Il fucile e le munizioni sono state “trattenute” per motivi di sicurezza. Successivamente sono stati effettuati accertamenti sulla legittima detenzione delle armi da parte di F.P.. Da qui la “sorpresa”: l’abitazione di F.P. era una polveriera. Una decina di fucili, (regolarmente dichiarati) una pistola, un vecchio archibugio non denunciato, e soprattutto migliaia di munizioni da caccia e non. Gli agenti hanno sequestrato tutto. L’alessandrino è stato deferito per le violazioni connesse alle armi detenute, al possesso eccessivo di munizionamento e segnalato all’Autorità Amministrativa per l’esame dell’eventuale revoca del porto d’armi da caccia.
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