Anche all’ILVA di Novi i lavoratori hanno incrociato le braccia nei giorni scorsi come nelle altre fabbriche del gruppo, per sensibilizzare le istituzioni sulla situazione societaria dell’industria siderurgica più importante d’Europa, commissariata, e che lo Stato vuole vendere. Il timore dei dipendenti è che una cessione frettolosa possa portare a condizioni di vita lavorativa peggiori, se non alla chiusura di stabilimenti.
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