Ha riscontrato tanti consensi la mostra “Linee, Lumi et ombre finte”, disegni dei maestri genovesi dal 500 e 700, aperta fino al 12 Giugno al museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi, conosciuto per le sue competenze in materia e per il carattere non incline alle facili lodi, ha espresso tutta la sua stima verso l’evento dopo aver visitato la mostra, sottolineando come tutto fosse organizzato in maniera scrupolosa.
In particolare il critico si è soffermato sui disegni e sul meraviglioso dipinto di Bernardo Strozzi, il beato Salvatore da Horta, definendolo un capolavoro assoluto. Parole di lode anche per l’organizzazione, il professore ha infatti ribadito come le mostre con attribuzioni imperfette spesso inducano i critici a fare quasi una gara per correggere gli errori, mentre in questo caso la pignoleria di chi ha curato il tutto ha evitato che si verificasse una situazione simile.
Soddisfatte le curatrici Chiara Vignolo, che cura anche il museo dei Campionissimi, e Valentina Frascarolo, che hanno espresso un ringraziamento anche per chi ha sostenuto il progetto in questi mesi: Maria Clelia Galassi e Daniele Sanguineti, dell’università di Genova, e lo studio di restauro Gabbantichità, sponsor tecnico e attivo nelle pubbliche relazioni.
Per chi volesse visitare la mostra, è possibile farlo dal martedì al venerdì alle 15 alle 19, sabato domenica e festivi dalle 10 alle 19. Ogni sabato pomeriggio visita guidata inclusa nel biglietto d’ingresso.
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