Il mondo del gambling e della politica, stavolta, sono finalmente d’accordo. Serve un nuovo protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo del settore e arginare il ritorno dell’illegale.
È questo, in sintesi, il messaggio che arriva dalla presentazione del Libro Blu 2020 e che lancia un allarme serio sul periodo del post lockdown. Le misure imposte dal Governo per arginare la pandemia, infatti, hanno causato anche molti problemi a gestori e lavoratori del gioco, con alcuni punti vendita costretti a tirare giù, per sempre, la loro saracinesca. Se da un lato il gioco fisico si fermava, dall’altro si apriva il paracadute del gioco online. Un paracadute che però con se portava molti rischi. Primo fra tutti quello del gioco criminale. Lo si legge direttamente all’interno del report dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato: “Durante i mesi di chiusura del gioco fisico in concomitanza alla diffusione dell’emergenza pandemica, è stato svolto un monitoraggio sull’andamento dei valori economici e quantitativi del gioco on-line”.
I risultati delle analisi sono stati comparati durante incontri bilaterali con rappresentanti di Autorità nazionali e durante il tavolo di lavoro attivo tra i regolatori dei principali Paesi europei. ADM, in qualità di ente che presiede il Comitato per la Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale, “ha siglato protocolli d’intesa su base territoriale al fine di contrastare il gioco d’azzardo, fenomeno in espansione anche a seguito delle misure restrittive imposte dalla pandemia”.
Ed è proprio il direttore generale di ADM, Marcello Minenna a tornare su questi temi: “Credo che a livello normativo servano razionalizzazione, semplificazione, un testo unico, penso anche alla materia dei giochi, perché avere regole chiare è il primo contrasto all’illegalità. Il primo strumento di vigilanza. In questa prospettiva è evidente che serve anche un’evoluzione organizzativa verso un modello di autorità che sia al passo con i tempi”.
In questo sarà fondamentale il supporto della politica, in particolare del Ministero dell’Interno capitanato da Lamorgese, che ha recentemente dichiarato in una intervista: “Ci sono stati anche importanti coordinamenti con l’Agenzia nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e interventi sul territorio ad ampio spettro attraverso il Copregi, il Comitato che presiediamo, dove ci sono tutte le forze di polizia. Ci sono stati interventi in 100 Comuni, movimentando migliaia di persone tra funzionari dell’Agenzia e le forze di polizia, con la chiusura di numerose sale illegali”, si legge su Jamma.tv.
Per far ripartire veramente il gioco è necessaria quindi una collaborazione attiva. Per arginare l’illegale e far ripartire l’economia.
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