Abbiamo ricevuto una segnalazione e siamo andati a verificare di persona: nell’area dell’ex piscina comunale di Lungo Tanaro San Martino la recinzione risulta completamente smantellata e l’ingresso dal Parco Lella Lombardi è ormai libero, permettendo l’accesso a una struttura interna trasformata in un rifugio di fortuna. Materassi, coperte, valigie, trolley e borse appese testimoniano la presenza di persone senza dimora che qui hanno trovato un riparo di emergenza.
Abbiamo raccolto anche le testimonianze di alcuni residenti della zona, che hanno preferito non comparire in video. Dal loro racconto emerge un quadro preoccupante, quello di un’Alessandria sospesa tra luci e ombre, dove i controlli da parte delle forze dell’ordine risultano insufficienti per mantenere un controllo costante dell’area e per verificare tutte le irregolarità che si verificano nella zona stessa.
Come ogni anno, l’inverno porta alla superficie in modo ancora più duro le fragilità sociali della città: una realtà che coinvolge soprattutto migranti in condizioni irregolari, ma anche cittadini italiani, come confermato dai recenti appelli rivolti alle associazioni di supporto. La situazione appare in crescita e il semplice buonismo di circostanza non sembra più sufficiente. Servono interventi strutturali e una riflessione seria sulle politiche sociali, mentre sullo sfondo risuonano anche dichiarazioni internazionali – come quelle del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump – che parlano dei rischi per l’identità europea legati ai flussi migratori non gestiti.
Di fronte al degrado che abbiamo documentato, resta l’immagine di una città, la nostra Alessandria, che deve fare i conti con problemi complessi e sempre più urgenti, che non possono essere ignorati ancora a lungo.
Fabio BOLDRIN









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