Sabato 18 ottobre 2025, nella frazione di Cantalupo, alle porte di Alessandria, la troupe di Svegliati Alessandria e La Pulce nell’Orecchio documenta un’altra storia di incuria e attesa senza fine.
Davanti ai microfoni un cantiere AMAG Reti Idriche aperto dal 13 giugno, ma senza una data di fine lavori leggibile.
Scavi, transenne, buche e marciapiedi dissestati raccontano di un disagio che dura da mesi e che i residenti non riescono più a sopportare.
Le segnalazioni si moltiplicano: strade difficili da percorrere, prese d’acqua chiuse, passaggi pedonali impraticabili.
Il professor Manzini, presente sul posto, parla di una “situazione che si trascina in modo inerziale”, un ritardo che diventa simbolo di una manutenzione pubblica dimenticata.
Passeggiando lungo la via principale, il degrado è evidente: pavimentazioni sconnesse, tratti non ripristinati dopo i lavori e tratti transennati che gridano trascuratezza.
Eppure si parla di priorità, e l’acqua — bene essenziale — dovrebbe esserlo davvero, insieme al diritto di camminare in sicurezza nel proprio quartiere.
Ma a Cantalupo, come in tante periferie italiane, la normalità è diventata l’attesa: si attende che qualcuno intervenga, che i lavori finiscano, che il decoro torni.
Fino ad allora, resta solo la speranza e la voce di chi non si rassegna a vivere tra buche e promesse.
Vanni CENETTA
Scopri di più da
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Commenta per primo