Quel che resta del Cangiassi: il volto dimenticato della città

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Sabato 23 agosto 2025, ai giardini pubblici della stazione di Alessandria si è tornati a parlare dell’ex Cangiassi, la storica gelateria ormai chiusa e da tempo in stato di abbandono.
L’edificio, di proprietà comunale, si presenta oggi come un guscio vuoto: simbolo di promesse mancate e di una rivalutazione mai realizzata.
La situazione che abbiamo documentato parla di un degrado evidente, di una struttura che non solo non offre più alcun servizio, ma che rischia di diventare l’ennesima ferita urbana in una zona che dovrebbe, invece, rappresentare un biglietto da visita per chi arriva in città.

Già in passato erano state annunciate ipotesi di rilancio, ma finora nulla è cambiato: cartelloni e pannelli fotografici sembrano più un tentativo di nascondere il fallimento che di proporre soluzioni concrete.
La questione, ribadita più volte anche da cittadini e osservatori, non riguarda soltanto l’ex gelateria, ma anche il valore economico e sociale di un bene pubblico lasciato al degrado.

Proprio nei giardini della stazione, decenni fa, esistevano più locali capaci di accogliere non solo i viaggiatori in transito, ma anche i cittadini, rendendo la zona viva e frequentata. Oggi, invece, l’unico punto di ristoro rimane quello interno alla stazione, giudicato da molti insufficiente.

L’abbandono del Cangiassi richiama alla memoria altre vicende simili, come quella della piscina comunale, anch’essa promessa e mai restituita alla collettività. Tutto ciò alimenta un senso di sfiducia verso progetti che rimangono sulla carta.

Sullo sfondo si riflette una trasformazione più ampia di Alessandria, percepita da molti come peggiorata negli ultimi vent’anni, in linea con i cambiamenti vissuti dall’Italia e dall’Europa.

A fronte di questo scenario, i cittadini continuano a denunciare e documentare la realtà: senza illusioni, ma con la volontà di non lasciare che il silenzio cali su edifici che appartengono a tutti.
I giardini pubblici, nonostante le ferite, rimangono uno degli angoli più belli della città, ma la loro bellezza rischia di restare solo un ricordo se le istituzioni non decideranno di restituire dignità e vita a luoghi come l’ex Cangiassi.

Vanni CENETTA


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