Non c’è pensiero più elevato che possa occupare la mente umana del cercare di conoscere chi è Dio e comprendere la nostra relazione con Lui.
La Bibbia, sorprendentemente, non si preoccupa di dimostrare la Sua esistenza; essa la assume come un dato di fatto.
Già nel primo versetto della Genesi leggiamo: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra” – Genesi 1:1.
La Scrittura, dunque, parte dal presupposto che Dio esista, considerandolo un fatto evidente, al punto che il Salmo 14:1 afferma: “Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio”.
Tuttavia, anche fuori dal testo sacro, l’esistenza di Dio trova riscontri logici: l’umanità ha sempre creduto in un essere superiore, la creazione implica un Creatore e l’armonia dell’universo suggerisce una Mente coordinatrice e responsabile.
Inoltre, se l’uomo è un essere intelligente, il “suo Creatore” deve essere stato per forza di gran lunga superiore a lui per poterlo creare.
Ma chi è Dio?
La Bibbia ci dice che Dio è spirito: Giovanni 4:24.
Questo significa che Dio non ha un corpo fisico ed è invisibile, anche se ha scelto di rivelarsi all’uomo in forme visibili, la più significativa delle quali è stata nella persona di Gesù Cristo: “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi” – Giovanni 1:14.
Sebbene sia spirito, Dio è anche una persona: nomi personali vengono usati per designarlo, come nell’episodio del roveto ardente in cui Dio si rivela a Mosè dicendo: “IO SONO COLUI CHE SONO” (Esodo 3:14).
A Dio vengono inoltre attribuite caratteristiche personali come la conoscenza: Isaia 55:8; le emozioni: Genesi 6:6; la volontà: Giosuè 3:10.
La Bibbia è chiara nel proclamare l’unità di Dio: 1 Timoteo 2:5.
L’idea di più dèi è estranea alle Scritture, che affermano invece l’esistenza di un unico Essere Supremo: Dio.
Tuttavia, c’è un grande mistero che la Bibbia ci presenta: la Trinità.
Pur essendo un concetto difficile da comprendere pienamente, la Bibbia insegna che Dio esiste in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Questo mistero è testimoniato in diversi passi della Bibbia, come il battesimo di Gesù: Matteo 3:16-17; oppure il grande mandato di Gesù ai discepoli: Matteo 28:19.
Anche la benedizione finale di Paolo nella seconda lettera ai Corinzi sottolinea questa realtà trinitaria: 2 Corinzi 13:13.
La Trinità, pur non essendo espressa con questo termine specifico, è dunque una verità radicata nelle Scritture, dove il Padre è chiamato Dio (Romani 1:7), il Figlio è chiamato Dio (Ebrei 1:8), e lo Spirito è chiamato Dio (Atti 5:3-4).
Ma quali sono gli attributi di Dio?
Definire Dio è complesso, ma un modo per avvicinarsi a questa comprensione è attraverso le Sue qualità.
Dio è onnipresente, ovvero presente ovunque in ogni momento: Geremia 23:24.
Egli è onnisciente, conoscendo qualsiasi cosa, ogni pensiero e azione umana: Proverbi 15:3.
Dio è onnipotente, ha creato l’universo, lo sostiene con la Sua potenza ed è capace di ogni cosa: Matteo 19:26.
Inoltre, Dio è eterno, senza un principio né una fine: Salmo 90:2. Non è soggetto al tempo né al cambiamento: Malachia 3:6.
La Sua santità è assoluta, Egli è puro e senza peccato: Proverbi 15:26.
Egli ama il bene e odia il male, e per questo deve separarsi dal peccato e punirlo: Isaia 59:2.
Dio è giusto: Salmo 119:137, e mantiene tutte le Sue promesse. Infine Dio è amore: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
Sebbene Egli odi il peccato, ama profondamente i peccatori e desidera la loro redenzione. Conoscere Dio è dunque un viaggio che va oltre la pura razionalità e la Sua conoscenza si ha per mezzo delle Scritture.
È un invito a entrare in una relazione intima e personale con il Creatore, un’avventura di fede che trascende i limiti umani e ci avvicina all’eternità e soprattutto alla salvezza.
Fabio BOLDRIN
Sara BORGOGLIO
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