Intervista a cura di Luigi Manzini. Riprese, montaggio e testo a cura di Marcello Rossi
Si alza la voce dei residenti di Cantalupo, sobborgo afflitto da una serie di gravi problematiche che stanno mettendo a dura prova la qualità della vita nella zona. Intervistata La Pulce nell’Orecchio, la signora Bruno, portavoce della comunità locale, ha esposto in dettaglio i problemi principali che affliggono il paese, a partire da una cronica carenza d’acqua che si sta trasformando in un vero incubo per gli abitanti.
Emergenza idrica: tubature vecchie e pericolose
La questione dell’acqua è sicuramente la più urgente. Da anni i residenti convivono con una rete idrica fatiscente, che non riesce più a garantire un servizio continuo. “Abbiamo avuto tre rotture in quattro giorni la settimana scorsa”, ha denunciato la signora Bruno, aggiungendo che l’acqua, invece di arrivare nei rubinetti delle case, finiva dispersa nel rio Bettale, provocando ulteriori disagi.
La situazione è resa ancora più drammatica dall’inefficienza degli interventi di riparazione. I cittadini, infatti, sono spesso lasciati soli a fronteggiare l’emergenza, con le autorità competenti che tardano ad intervenire. “Ho fatto più di cinque chiamate all’ufficio AMAG senza ottenere risposta. Quando finalmente mi hanno risposto, la linea è caduta subito”, ha spiegato amareggiata la signora Bruno.
Autoclavi e amianto: un pericolo invisibile
Di fronte a queste carenze, molti residenti si sono attrezzati con autoclavi per sopperire alla mancanza d’acqua. Tuttavia, questa soluzione temporanea non risolve il problema della qualità dell’acqua. “I tubi sono di amianto, si sfaldano, e i granelli finiscono nelle nostre tubature”, ha spiegato la signora Bruno, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica. Nonostante le rassicurazioni di un vecchio impiegato comunale, secondo cui “l’amianto non fa male se è bagnato”, i residenti temono per la loro sicurezza.
Degrado urbano: stagni abbandonati e marciapiedi pericolosi
Oltre ai problemi idrici, Cantalupo soffre anche di altre criticità legate al degrado urbano. La signora Bruno ha menzionato lo stagno didattico, un progetto finanziato ma mai completato, e il campo sportivo intitolato a Carlo Orlanti, un lascito che avrebbe dovuto essere preservato per la comunità ma che ora versa in stato di abbandono.
Anche i marciapiedi sono in condizioni deplorevoli. “Non possiamo accedere al paese con carrozzine, biciclette o persino a piedi, perché sono tutti rotti”, ha dichiarato la residente, evidenziando come gli interventi di manutenzione siano stati inefficaci e abbiano peggiorato la situazione.
L’appello finale e le speranze della comunità
Alla fine dell’intervista, la signora Bruno ha lanciato un appello accorato affinché le istituzioni intervengano con urgenza per risolvere i problemi di Cantalupo. “Ci auguriamo che qualcuno ci ascolti e che si inizi a fare qualcosa di concreto”, ha concluso.
Intanto, la redazione de La Pulce nell’Orecchio si impegna a monitorare la situazione e a tornare sul campo per dare voce ai cittadini e assicurarsi che le loro istanze non cadano nel vuoto. La comunità di Cantalupo merita risposte e soluzioni, prima che la situazione diventi irreparabile.
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