Nel 2020 i ticket del servizio di trasporto pubblico locale ad Alessandria erano a 1,30 euro, forse inferiori alla media dei trasporti piemontesi, ma in linea con la qualità del servizio. Da luglio 2024 gli stessi biglietti sono arrivati a costare 1,70 euro, decisamente al di sopra dell’adeguamento Istat.
Ma provate a chiedere informazioni per telefono, provate a prenotare un Ecco Bus (“l’autista finisce il turno, quindi può arrivare solo fino al deposito”, ci è stato detto), provate a usare l’app che non funziona. E poi scoprirete perché in pochissimi usano i bus ad Alessandria.
Colpa della Regione che taglia i fondi, dell’Agenzia della mobilità che chiede di adeguarsi? Sta di fatto che da lunedì il biglietto acquistato nelle rivendite costerà di più.
Colpa dell’inflazione
Con questo atto – spiega Amag Mobilità – l’Agenzia attua un parziale recupero dell’inflazione registrata negli ultimi 12 mesi, che ha colpito a partire dalle fonti di energia per poi scendere a cascata su tutte le materie prime in Italia, creando problemi di sostenibilità economica alle aziende.
Ciò comporta una rivalutazione media dei titoli di viaggio che l’Agenzia ha determinato nel 3,64%, a cui attuare gli arrotondamenti previsti dalla legge. Una corsa semplice costerà 10 centesimi in più.
“L’aumento per gli abbonamenti ordinari, cioè per coloro che non hanno diritto a sconti legati all’ISEE o altre condizioni particolari siano essi mensili o annuali, è inferiore addirittura all’inflazione di settore come registrata dall’ISTAT (wow, che fortuna!): il valore dell’abbonamento mensile urbano diventa di 51€, mentre l’abbonamento annuale urbano passa a 557 €”.
“L’adeguamento tariffario strutturale deliberato da AMP si inserisce in un contesto di miglioramento del servizio, di importanti investimenti e di rinnovamento delle flotte che ha già visto a partire dall’inizio del 2024 entrare in servizio veicoli non inquinanti di nuova immatricolazione per circa il 25% della flotta quotidianamente impegnata in città ed entro l’anno entreranno in esercizio anche 4 nuovi veicoli elettrici che rappresentano le prime consegne relative ad una serie di accordi quadro che porteranno entro il 31 dicembre 2026 ad un rinnovo totale delle vetture in esercizio in città” dichiara Valentina Astori, Amministratore Delegato di AMAG Mobilità .
“La manovra dell’AMP – dichiara Franco Repossi, Direttore Generale di AMAG Mobilità –intende recuperare almeno parzialmente le risorse “drenate” al sistema della mobilità dagli aumenti generalizzati nei costi, ma nonostante gli aumenti intervenuti, AMAG Mobilità si è impegnata in una completa riqualificazione del parco circolante, che comporta anche una riqualificazione delle infrastrutture dedicate al Trasporto”.
Il riadeguamento riguarda anche il collegamento extraurbano tra Alessandria e Valenza – che è già oggi garantito da veicoli immatricolati negli ultimi 2 anni – ed i servizi urbani di Valenza.
In ogni caso restano in vigore gli abbonamenti già emessi alla data di entrata in vigore delle nuove tariffe, anche se sono riferiti ad un periodo successivo.
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