Baby gang ancora in azione. i commercianti del centro sono esasperati

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Torniamo a parlare, a distanza di qualche settimana, della proplematica delle babygang di ragazzini extracomunitari che infestano il centro storico, disturbando la quiete e la sicurezza di commercianti e gente a passeggio.

Abbiamo oggi incontrato Flavio (nome di fantasia), un commerciante di via San Lorenzo che preferisce rimanere anonimo per timore di ritorsioni. Flavio ci racconta di un degrado notevole causato dai giovani “nuovi italiani” (immigrati di seconda o terza generazione), che danneggiano tutto ciò che di bello trovano nella via. Ogni mattina i commercianti devono pulire davanti ai loro negozi, trovando di tutto, perfino pannolini da donna. Nonostante l’installazione di telecamere di sorveglianza, la situazione non è migliorata: “La cosa è partita come una idea buona, però a questa non ha fatto seguito una nessuna soluzione per poter fare qualcosa di valido qua nelle vie centrali. La polizia passa una volta ogni 3-4 ore; ci dovrebbe essere qualcuno fisso, come i bobbies inglesi, che faccia il poliziotto di quartiere, conosca tutti e capisca cosa sta succedendo.”

Flavio sottolinea un ulteriore problema: “Normalmente ti dicono ‘io sono minorenne, quindi se mi tocchi passi dei guai’, come è già successo a qualcuno. Ci sono guardie giurate che, solo per aver preso un ragazzo per un polso, poi chiedono i danni. Quindi, come dobbiamo comportarci?”

Il commerciante ci parla anche del problema dello spaccio di droga tra i membri delle babygang: “È un’altra cosa che le autorità competenti già sanno. Però anche se li fermano, sono talmente giovani che il giorno dopo sono a casa o ce li ritroviamo in giro a fare i cavoli loro.”

Un altro punto critico riguarda i negozianti cingalesi che vendono alcolici ai minorenni: “Bisognerebbe capire cosa vendono ed essere più incisivi. Noi commercianti veniamo controllati dall’ufficio di igiene o dalla finanza, mentre sembra che loro non vengano controllati. C’è qualcosa che non funziona.”

Eh già, caro Flavio, i commercianti vengono vessati dai continui controlli igienici e fiscali solo se italiani: esistono solo quando devono pagare le tasse e adempiere agli infiniti obblighi burocratici. Quando chiedono sicurezza, decoro e rispetto per il proprio lavoro, per istituzioni e forze dell’ordine rimangono invisibili. E gli energumeni delle babygang ringraziano.