In occasione dell’apertura della mostra intitolata “Dolore Vulvare” presso i locali dell’associazione Cultura e Sviluppo, abbiamo incontrato una giovane dottoressa in sessuologia.
Attraverso la sua spiegazione sulle finalità dell’evento e la visita di diversi oggetti in esposizione, tra cui una singolare rappresentazione scultorea di una “vagina chiodata”, abbiamo potuto [anche noi, maschi eterosessuali]i, capire e comprendere il dolore pelvico di cui soffrono molte donne afflitte da vulvodinia.
Nel corso dell’intervista alla sessuologa, sembra emergere una novità assoluta e sorprendente: “anche gli uomini [in quanto persone] possono avere la vulva” o meglio possono soffrire degli stessi sintomi patologici.
Incuriositi, abbiamo cercato di indagare su quale sia la condizione di sofferenza che distingue l’uomo dalla donna, scoprendo che [da un certo punto di vista ]non esiste una distinzione biologica ma bensì “un diverso modo di sentirsi”. [E qui fa capolino tutta la questione riferibile alle opzioni binarie di
maschio /femmina.
Infatti si percepisce come questa iniziativa culturale si fonda e presuppone la visione della controversa teoria detta delle identità “non-binaria” cioè che l’identità genere va ben oltre le opzioni binarie di m/f : “ le persone non-binarie possono identificarsi come uomo e donna, come una via di mezzo o come una persona che non rientra in queste categorie”]
Attratti dall’argomento abbiamo deciso di indagare sul significato di questa affermazione, ricevendo risposte che hanno lasciato la questione apertissima.
Al termine dell’intervista, siamo poi stati avvicinati delle organizzatrici che hanno messo in discussione la modalità, il contenuto e la conduzione della nostra intervista osservando che “i giornalisti di solito concordano preventivamente le domande”. Dal nostro punto di vista abbiamo fatto presente, congedandoci, che il ruolo del giornalista non è quello di un mero addetto stampa.
La conclusione di questa vicenda ci ha lasciato perplessi e amareggiati e rimandiamo ai lettori una valutazione sugli avvenimenti.
Pubblichiamo il video rispettando la volontà dell’intervistata di rimanere anonima.
Video di Marcello Rossi
Commenta per primo