Violenza domestica, “Ci sono categorie di persone non considerate”

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Mara Mayer del centro antiviolenza me.dea sul concetto di violenza domestica e sulla funzione e le attività dei centri antiviolenza nella società contemporanea.
La violenza è da condannare da qualunque parte essa provenga, ma sempre più studi ed evidenze mostrano che numerose categorie di persone, tra cui gli uomini (ma non solo), costituiscono un’ampia percentuale del totale delle vittime delle violenze domestiche pur non godendo della stessa protezione istituzionale.

Questo fenomeno spesso è avvolto dal silenzio e poco considerato a causa degli stereotipi di genere sulle vittime.
Ancora oggi infatti esistono pochissimi servizi antiviolenza non solo per le donne. Sì potrebbe concludere che appare sempre più evidente l’importanza di estendere (o creare) servizi e centri antiviolenza anche per le altre vittime (uomini etero, LGBT, lesbiche…).

Tutto questo necessariamente presuppone anche il mutamento di quel modello culturale che ha generato lo stereotipo di violenza domestica legato quasi esclusivamente al genere maschile, che sicuramente è preponderante, ma non unico.

Svegliati Alessandria – Servizio a cura di Marcello Rossi