Serra: “La corsia in base agli studi modera la velocità delle auto e diminuisce l’incidentalità del tratto sulla base degli anni di utilizzo negli altri stati europei”
Ancora sulle corsie ciclabili che stanno nascendo in tutta Alessandria. Il dibattito è più che mai aperto, soprattutto sui social ad ogni via nuova interessata dal tracciamento delle strisce.
Le lunghe linee tratteggiate su via Casalbagliano hanno scatenato automobilisti e residenti del quartiere, facendo nuovamente intervenire l’assessore alla viabilità Michelangelo Serra che probabilmente si è reso conto di quanta confusione regni tra gli alessandrini: “Non sono piste ciclabili ma corsie ciclabili, sono state introdotte nel codice della strada nel 2020. Possono essere percorse dalle auto in assenza di ciclisti”, commenta sotto l’ennesimo post di rimostranze.
Alcuni pacatamente fanno notare che ci vorrebbe una campagna informativa, proprio perché molti non sanno la differenza tra corsia ciclabile e pista ciclabile.
D’accordo, quando mancano i ciclisti le vetture possono viaggiare tranquillamente, ma in presenza di velocipedi che si fa, chiedono gli utenti. Si deve stare dietro o rispettare un metro di distanza che spesso non c’è? Il caos è totale.
Altro quesito dei lettori e dei commentatori su Facebook: “Non capisco la presenza di corsie ciclabili nelle stesse vie in cui ci sono vere e proprie piste ciclabili… esempio via XX settembre dove in viale offre ciclabile separato dal piano stradale…che senso hanno in questo caso?”
Sulla ‘convivenza’ di auto e bici nello stresso tratto di strada sono in molti a sollevare il problema. “Scusi ma perché, prima di queste corsie ciclabili, in presenza di ciclisti che succedeva? Gli automobilisti non si spostavano per evitarli? Oppure (laddove non era possibile spostarsi per una linea continua o perché l’altra carreggiata era occupata) gli automobilisti non rallentavano procedendo dietro il ciclista fino a quando non diventasse possibile sorpassarlo in sicurezza? Insomma sinceramente non si capisce l’utilità di queste corsie ciclabili: se sono così imprescindibili, fino a ieri come si procedeva in città? Perché io ricordo benissimo auto e bici convivere sulle strade alessandrine”.
Serra: “La corsia in base agli studi modera la velocità delle auto e diminuisce l’incidentalità del tratto sulla base degli anni di utilizzo negli altri stati europei”
Poi c’è Mario Gatto (Globoconsumatori) che va giù pesante: “Malgrado siano state inserite nel Codice della Strada non esiste ancora il Regolamento di Attuazione, quindi sono del tutto illegittime. Dobbiamo fare come per gli Autovelox e ricorrere nelle opportune sedi per farle dichiarare fuori norma?? In questo caso però bisogna far seguire anche un esposto per “Danno Erariale”
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