La logistica alessandrina sta già muovendo gli equilibri
Sciopero a oltranza fino alla garanzia dei posti di lavoro. Il coordinatore provinciale del SiCobas Mohamed Arafat è deciso: i lavoratori di Leroy Merlin di Castel San Giovanni – patria della logistica italiana – continuano lo sciopero a oltranza. Siamo al sedicesimo giorno.
Si protesta per la scelta dell’azienda francese di chiudere il capannone piacentino per spostare le merci a Mantova, Milano e Rivalta Scrivia, con conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro.
Trasloco: Castel San Giovanni non più produttivo
Leroy Merlin con termini molto business parla di performance al di sotto degli standard di mercato. Tradotto: lo stabilimento costa troppo e si potrebbe risparmiare in altri siti più tecnologici. I sindacati non ci stanno: nel 2015 si esaltava come altamente tecnologico, ma evidentemente otto anni dopo e con la linea di alta capacità di ultimazione nel Tortonese, sono cambiati i piani dell’azienda.
Piacenza in crisi?
La provincia logistica per eccellenza – lì Bertola inventò il magazzino distaccato – è in crisi? Amazon, Leroy Merlin e altri: le vertenze sindacali e i problemi sollevati negli anni non sono pochi.
Si pensa alla logistica sostenibile, ma intanto chi non si rinnova rischia di perdere il treno, dal momento che a pochi passi, in provincia di Alessandria, stanno sorgendo siti di ultima generazione
Verdi: Lavoro povero

Non tutti guardano alla logistica come un’opportunità. Meglio un lavoro ‘povero’ che nessun lavoro? Il dilemma. E’ certo che i 400 posti di lavoro promessi da Amazon non arriveranno. Lavorare nel picking non sarà il lavoro della vita, ma forse per qualcuno potrebbe essere un’opportunità.

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