“Lo dico con dispiacere, perché il Comune di Alessandria rischia davvero grosso, ma la Lega gli attuali amministratori li aveva avvertiti, in tutti i modi possibili”. Così il prof. Gianfranco Cuttica di Revigliasco, consigliere comunale della Lega e sindaco della città di Alessandria dal 2017 al 2022, commenta la questione dei presunti fondi statali che la Giunta Abonante lamenta di non aver ricevuto, e che sarebbero frutto di un accordo con lo Stato.
“La realtà è un po’ diversa – afferma Cuttica – e va spiegata con chiarezza, ancora una volta. La nostra amministrazione, dopo un’attenta valutazione dei contenuti del D.L. 17/05/2022, n. 50, in particolare con il contributo di Cinzia Lumiera, all’epoca assessore al Bilancio, e oggi Presidente della commissione Bilancio comunale, ritenne di non aderire all’ipotesi di accordo delineato dal decreto, proprio perché, per un capoluogo di provincia con le caratteristiche di Alessandria, si sarebbe trattato di un salto nel buio: con penalità certe sulle spalle dei cittadini, ossia l’aumento dell’addizionale irpef e di altre forme di fiscalità, a fronte di una possibilità, non di una certezza. Non ce la siamo sentita di penalizzare così i cittadini di Alessandria, senza garanzie. Gli amministratori che sono arrivati dopo di noi invece il rischio hanno scelto di correrlo, ed è andata male. Ma da qui a parlare, come ho letto in certi titoli di giornale, di 66 milioni di euro spariti ce ne passa. I 66 milioni non sono spariti: non ci sono mai stati, purtroppo. Si è trattato di un azzardo politico dell’amministrazione Abonante, che certamente oggi si trova per questo in grande difficoltà”.
Altrettanto chiara la posizione di Cinzia Lumiera, che ha seguito in prima persona tutto l’iter della vicenda, prima da assessore al Bilancio, e da oltre un anno nella sua veste di presidente della Commissione Bilancio: “Chi oggi grida allo scandalo sui giornali, o se la prende con il Governo in carica, anziché recitare un sommesso e dignitoso mea culpa, mi lascia davvero perplessa. E’ da quando siamo passati all’opposizione che, dai banchi del consiglio come durante le sedute della commissione Bilancio, mettiamo in guardia l’attuale amministrazione dal rischio di attendere da Roma risorse, peraltro ingenti, che da nessuna parte sono state garantite ad un comune con le nostre caratteristiche: non è questione di taglio di fondi insomma, ma di rientrare o meno in determinati parametri. Non per nulla con l’amministrazione Cuttica avevamo scelto di percorrere un’altra strada, quella del piano di riequilibrio ventennale concordato con la Corte dei Conti. Ora vorremmo capire quali sono le intenzioni del sindaco Abonante e della sua giunta, e sarebbe corretto che lo spiegassero, attraverso il consiglio comunale, anche ai cittadini. In queste settimane rimbalzano sui media anche rumors che riguardano il futuro delle partecipate, e in particolare del Gruppo AMAG: speriamo non esista nessuna correlazione tra i due temi, ma certamente tutti, dai cittadini di Alessandria ai dipendenti delle partecipate, hanno diritto al massimo della trasparenza, e della correttezza”.
Cuttica e Lumiera sul bilancio del Comune: “Lo ripetiamo da oltre un anno: lo Stato non ha mai promesso di ripianare il debito di Alessandria, e aumentare le tasse è stato un salto nel buio della giunta Abonante”
“Lo dico con dispiacere, perché il Comune di Alessandria rischia davvero grosso, ma la Lega gli attuali amministratori li aveva avvertiti, in tutti i modi possibili”. Così il prof. Gianfranco Cuttica di Revigliasco, consigliere comunale della Lega e sindaco della città di Alessandria dal 2017 al 2022, commenta la questione dei presunti fondi statali che la Giunta Abonante lamenta di non aver ricevuto, e che sarebbero frutto di un accordo con lo Stato.
“La realtà è un po’ diversa – afferma Cuttica – e va spiegata con chiarezza, ancora una volta. La nostra amministrazione, dopo un’attenta valutazione dei contenuti del D.L. 17/05/2022, n. 50, in particolare con il contributo di Cinzia Lumiera, all’epoca assessore al Bilancio, e oggi Presidente della commissione Bilancio comunale, ritenne di non aderire all’ipotesi di accordo delineato dal decreto, proprio perché, per un capoluogo di provincia con le caratteristiche di Alessandria, si sarebbe trattato di un salto nel buio: con penalità certe sulle spalle dei cittadini, ossia l’aumento dell’addizionale irpef e di altre forme di fiscalità, a fronte di una possibilità, non di una certezza. Non ce la siamo sentita di penalizzare così i cittadini di Alessandria, senza garanzie. Gli amministratori che sono arrivati dopo di noi invece il rischio hanno scelto di correrlo, ed è andata male. Ma da qui a parlare, come ho letto in certi titoli di giornale, di 66 milioni di euro spariti ce ne passa. I 66 milioni non sono spariti: non ci sono mai stati, purtroppo. Si è trattato di un azzardo politico dell’amministrazione Abonante, che certamente oggi si trova per questo in grande difficoltà”.
Altrettanto chiara la posizione di Cinzia Lumiera, che ha seguito in prima persona tutto l’iter della vicenda, prima da assessore al Bilancio, e da oltre un anno nella sua veste di presidente della Commissione Bilancio: “Chi oggi grida allo scandalo sui giornali, o se la prende con il Governo in carica, anziché recitare un sommesso e dignitoso mea culpa, mi lascia davvero perplessa. E’ da quando siamo passati all’opposizione che, dai banchi del consiglio come durante le sedute della commissione Bilancio, mettiamo in guardia l’attuale amministrazione dal rischio di attendere da Roma risorse, peraltro ingenti, che da nessuna parte sono state garantite ad un comune con le nostre caratteristiche: non è questione di taglio di fondi insomma, ma di rientrare o meno in determinati parametri. Non per nulla con l’amministrazione Cuttica avevamo scelto di percorrere un’altra strada, quella del piano di riequilibrio ventennale concordato con la Corte dei Conti. Ora vorremmo capire quali sono le intenzioni del sindaco Abonante e della sua giunta, e sarebbe corretto che lo spiegassero, attraverso il consiglio comunale, anche ai cittadini. In queste settimane rimbalzano sui media anche rumors che riguardano il futuro delle partecipate, e in particolare del Gruppo AMAG: speriamo non esista nessuna correlazione tra i due temi, ma certamente tutti, dai cittadini di Alessandria ai dipendenti delle partecipate, hanno diritto al massimo della trasparenza, e della correttezza”.
Commenta per primo