Torna in provincia “Jelin”, l’opera lirica del compositore alessandrino Aldo Brizzi, autore (con la collaborazione di Bruno Masi) anche del libretto per cui si è ispirato al Gelindo dei frati cappuccini di Alessandria, tanto amato anche da Umberto Eco. Cambiando però i nomi ai personaggi, pensando a una platea internazionale, e inserendo una storia parallela, quella di Sara, la ragazza in viaggio.
“Una vicenda di uomini che agiscono sullo sfondo degli avvenimenti dell’anno zero, trasportati in una realtà a noi più attuale – così Brizzi sintetizza questo lavoro, che sognava di realizzare da quand’era giovanissimo spettatore al teatro San Francesco di Alessandria -. Un mix di spettacolo comico e popolare con un fondo che coinvolge il mondo della spiritualità e tocca le corde dell’emozione di bambini e adulti“.
Sono tre le date del nuovo allestimento: il 14 dicembre al Teatro Sociale di Valenza, il 17 al Municipale di Casale, il 20 al Civico di Tortona. La prima rappresentazione assoluta dello spettacolo è stata nel settembre dello scorso anno nel capoluogo, al Teatro Alessandrino di Alessandria, ripreso dalle telecamere di France 4, che ha poi trasmesso “Jelin” in prima serata il 25 dicembre, con repliche a gennaio e in luglio (segno di una buona risposta in termini di share), oltre che in streaming sul suo sito internet.
Quest’anno nella produzione si è affiancata all’Impresa Lirica Francesca Tamagno di Torino il Nob-Nùcleo de Opera di Bahia (con sede a Salvador, in Brasile), di cui Brizzi è direttore artistico.
Gli interpreti principali restano 15, con riconferma per alcuni componenti dello scorso cast: dal basso Sergei Morozov nel doppio ruolo di Giuseppe e di Manè (l’equivalente di Mafé nella Divota Cumedia dei frati) ai soprano Luciana Pansa (Sara) e Silvia Lee (Nomine, figlio di Jelin) al baritono Luigi Pisapia (Jefferson/Medoro).
Sono invece stati rinnovati i costumi, in parte confezionati a Bahia. Cambiano anche le scene: non più le architetture di luce concepite secondo uno stile che richiama il teatro giapponese, ma oggetti reali come panche, tavoli, una culla, la carriola che trasporta Mané sul luogo dove pensa di difendere il Bambino dai soldati romani. L’orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, con una quarantina di musicisti, sarà direttamente sul palco con i coristi della Tamagno, per una resa scenica di sicuro impatto.
E il protagonista Jelin arriva dal Brasile: il baritono Carlos Morais è un ex giocatore di volley, 35 anni, un marcantonio di un metro e 94 d’altezza. Non è l’unico interprete che arriva dal paese sudamericano: con lui c’è anche il tenore Carlos Eduardo Santos, con cui Brizzi lavora ininterrottamente dal 2016.
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