I due milioni per lo smistamento ferroviario di Alessandria c’erano, non c’erano e poi sono tornati? Il Partito Democratico risponde a mezzo stampa alla senatrice Matrisciano (5 Stelle), palando di ‘elemosine’ elettorali sulla vicenda della valorizzazione dello scalo ferroviario del capoluogo che – nonostante le promesse – pare non ci sia molto di concreto.
Daniele Borioli e Rita Rossa, i candidati Dem, ribattono: “Risale al governo gialloverde di Conte e Salvini la promessa dei “due milioni” per progettare il rilancio dello scalo merci di Alessandria. Ministro delle infrastrutture era il pentastellato Toninelli, viceministro il leghista Rixi. Da allora, quei due milioni, come quelli del signor Bonaventura nel “Corriere dei Piccoli”, sono stati sventolati a più riprese sotto il naso degli alessandrini. Ora si scopre, da una rappresentante dello stesso partito che all’epoca esprimeva il Ministro, che di quei soldi si sono perse le tracce e ci vuole un emendamento per rimetterli.
Insomma, quattro anni di promesse per colpire il nulla. Vogliamo per la logistica e i trasporti del nostro territorio non “elemosine” ma risorse certe e nella misura necessaria a mettere in moto un processo di recupero e valorizzazione delle nostre aree, che comprenda anche le necessarie bonifiche.”
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