Lungo la strada statale numero 10 che va da Alessandria ad Asti, attraverso le verdeggianti e pianeggianti campagne alessandrine, si arriva a Quattordio interessante e grazioso comune piemontese dove la campagna di fonde con importante area di insediamenti industriali
In una raccolta e graziosa Piazza Marconi ( di fronte al Municipio) si erge un monumento destinato ai Caduti quattordiesi per la Libertà.
Questa scultura artisticamente presenta due aspetti : uno organico che è costituito da una struttura di base in travertino lavorato e uno costituito dalla dinamicità di tre forme di ferro verniciato di rosso che dipartono, dalla struttura stessa, in modo asimmetrico e verticale. Nell’intenzione dell’autore, lo scultore spinettese Osvaldo Poggio, l’elevazione della struttura metallica rappresenterebbe metaforicamente il pensiero che si evolve e si libera dalla “prigione” marmorea ( le verticalità sembrano sorgere dalla improvvisa frantumazione del marmo) per assurgere alla dimensione dei valori fondanti la civiltà : Libertà, Giustizia e Fede come riportato anche nel cippo circo a fianco alla struttura monumentale.
Queste ultime forme sono completamente diverse rispetto alla forma organica di base Ecco che proprio attraverso l’ascesa nascono le idee, le aspirazioni e i valori. Anche in questo caso viene superata in chiave moderna la realizzazione classica e tradizionale della monumentalità dedicata al ricordo e alla memoria dei caduti in guerra. Si colgono comunque, in questo e in altri monumenti esaminati, elementi ispirazione artistica che rimandano ad una concezione eroica e valoriali del comportamento dell’uomo rispetto alla difesa della propria Patria e della propria identità nazionale. Sentimenti ormai diluiti in un cosmopolitismo neutro ed incolore.
Enrica Gardiol
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