Percorrendo gli ultimi lembi verdeggianti della pianura padana alessandrina, in direzione Asti, si trova il ridente e grazioso paese di Solero. Nella raccolta piazza, di fronte al municipio, come spesso nei paesini dell’alessandrino, si erge un monumento dedicato ai Caduti per la Libertà ( 1977).
Rompendo la consuetudine monumentale commemorativa delle sculture epiche di questa tradizione storica, la scultura solerina è costituito da una installazione moderna, in acciaio zincato specchiante, che campeggia luminosa all’interno dell’area trasmettendo lucentezza e respiro all’ambiente urbano circostante.
Struttura dinamica costituita da strisce di acciaio che si muovono in verticale che ad un certo punto si aprono e si disfano trasformandosi una struttura organica, di tipo informale e materico .
La realizzazione è semplice ma comunque è efficace nella sua diretta espressività. L’autore è lo scultore di origine tortonese Giancarlo Marchese che ha sempre ricercato in tipo di scultura che si rapportasse organicamente con lo spazio urbano circostante.
In questo mio girovagare nei territori ho potuto constatare che la stagione più importante e più proficua per l’arte scultorea e la rappresentazione monumentale, soprattutto nei piccoli paesi, è stato proprio il periodo che va dagli anni 60 agli anni 80. Dopo quell’epoca non si è più potuto vedere un proliferare così interessante di opere e di monumenti nelle piazze e nei borghi alessandrini.
Enrica Gardiol
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