Selezionata tra gli 80 artisti che esporranno nella sezione NICE & FAIR | Contemporary Visions, presso ARTiglieria Con/temporary Art Center di Torino, sul tema “In Utero. Il grembo come matrice primordiale”, l’artista casalese presenta l’opera “Trittico del femminino sacro e Natura“.
Se l’arte è creatività e la creatività è cambiamento per definizione, Elena Caterina Doria è la perfetta rappresentazione di un percorso che, in un rapporto sia alternato che talora (e non a caso) combinato, tra le grandi capacità di grafica e le doti di artista, la ha condotta dove è ora.
Anzi, dove sarà, dal 23 ottobre al 1 novembre.
Oltre che un grande riconoscimento per lei, è infatti un onore per Casale, che la Doria, milanese di nascita ma da più di trent’anni monferrina per scelta, sia tra gli artisti espositori alla edizione 2020 di Paratissima ART STATION, storica art fair indipendente di sostegno all’arte emergente, quest’anno dal 23 ottobre all’8 dicembre 2020, come sempre presso la sede dell’ex Accademia Artiglieria di Torino in piazzetta Accademia Militare 3. Quattro appuntamenti in programma, uno dei quali è NICE & FAIR Contemporary Visions (dal 23 ottobre al 1 novembre) che in questa edizione affronta il tema della contemporaneità in 5 mostre collettive, che coinvolgono più di 80 artisti, una delle quali intitolata “In Utero. Il grembo come matrice primordiale” curata da Caterina Capantini e Giorgia Gibertini
Un tema che, per la cifra artistica di Elena Doria, più appropriato non si potrebbe, essendo da tempo quello della natura e della vita, nelle sue contaminazioni tra quella vegetale, animale e umana, uno dei suoi favoriti, in declinazioni di tecnica e forma diverse.
L’artista esporrà l’installazione a parete “Trittico del femminino sacro e Natura“ (penna a inchiostro su cartone, reperti naturali, cornici tonde, 105×125). Formata da cornici tonde e dorate disposte secondo una precisa logica, i tondi rappresentano, nel loro insieme, un universo di atomi e pianeti, un universo in continua espansione. Nel trittico sono rappresentate vari aspetti della maternità in tre scenari, tre cosmi.
Dice Elena: “Tutto è collegato, ogni elemento è indispensabile all’altro. La natura delle cose si svela per quello che è ma anche per il significato che noi vogliamo attribuirgli, ecco perché qui rappresento non solo la maternità biologica, ma anche la maternità delle idee.
E che prosegue. “La natura è la mia grande, assoluta, insostituibile fonte di ispirazione e di meraviglia. Qui è presente fisicamente con installazioni di veri reperti naturali raccolti nelle mie passeggiate, nei miei viaggi. La considero una presenza indispensabile per la creazione del mio lavoro. E’ strettamente legata al trittico del femminino sacro perché è il cosmo dentro il quale io mi muovo e nasco ogni giorno, come artista e come essere umano. La natura è quindi mia madre e mio nutrimento” dice Elena, che da quando si è trasferita, tre anni fa, a Cella Monte ha ancora più intensificato la sua relazione con la natura e la sua terra, quella che calpesta nelle sue passeggiate traendone ispirazione e vis artistica .
Elena Caterina Doria nasce a Milano il 10 Febbraio 1965. Dopo aver frequentato la NABA a Milano, si trasferisce a Casale Monferrato dove lavora come art director, grafica ed illustratrice free lance. Negli anni comincia a maturare in lei la necessità di riavvicinarsi al disegno manuale, con chine, penne ed inchiostri, si approccia così ai temi della natura, della trasformazione, della meraviglia, della vita che cambia forma e si evolve, facendone i punti cardine della sua espressione artistica. (www.elenacaterinadoria.it)
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