Abbiamo visto in questi giorni molti nostri concittadini prendere d’assalto supermercati, farmacie e negozi vari per accaparrarsi generi alimentari mascherine, disinfettanti e prodotti sanitari. Inoltre dopo una certa ora le strade della nostra città erano deserte, sembrava fosse scattato una sorta di coprifuoco che costringeva le persone a rimanere rinchiuse nella propria casa e ad evitare di uscire.
Che cosa abbia spinto queste persone, nonostante ampiamente rassicurate, a comportarsi in questo modo, in una sorta di psicosi di massa? Che cosa è scattato nella loro mente per spingere i cittadini ad un comportamento così da panico generalizzato e da paura incontrollata? Una spiegazione potrebbe essere che non ci sia stata per niente una rassicurazione.I cittadini infatti si sono trovati davanti a un messaggio contraddittorio: da una parte la scienza che sosteneva di non essere allarmati , dall’altra però i politici ,consigliati sempre dagli scienziati , che prendevamo delle decisioni molto allarmistiche.
Allora si è domandato il cittadino : se non c’è da preoccuparsi molto perché si chiudono università,scuole, palestre e si isolano interi paesi ?
I cittadini si sono trovati davanti ad una dissonanza cognitiva perché misure molto preoccupanti e stringenti imposte dai politici contraddicevano nei fatti l’invito a non preoccuparsi degli scienziati.
Nei fatti i cittadini si sono trovati smarriti.
e davanti a due messaggi contraddittori e le persone si sono mosse di conseguenza.
Come si fermano queste psicosi ?
Si fermano non parlando più come si é parlato in questi giorni nei massmedia.
Dieci giorni fa i giornali, ad esempio, riportavano in prima pagina il caso di una persona fermata, controllata per accertamenti e rilasciata perché non aveva nulla.
Questo tipo di notizia non si era mai vista sui giornali, semmai i giornali in genere riportano i casi positivi. Quindi questo ci fa ipotizzare che i mass media hanno, in qualche modo desiderato e aspettato per settimane che questo avvenisse.
Non so quali possano essere le motivazioni interne dei giornali: per vendere più copie per incrementare la pubblicità ma tutto questo è successo ed ha alimentato il clima di allarme sociale
Qui il dubbio è che i mass media abbiamo anche costruito dei fatti, li abbiamo”inventati” o li abbiamo semplicemente riportati molto enfatizzati C’è inoltre una sospetta consapevolezza per questo fenomeno e che i media ( auspicassero) questi eventi catastrofici.
In Italia ci sono 9000 persone che muoiono ogni anno di polmonite e non se ne parla mai nei massmedia ; 240.000 che muoiono per infarti e non se ne sentono parlare ; di migliaia di persone che muoiono per inquinamento e non se ne sentono parlare nei media. Allora perché non si parla con determinazione di queste cose e invece si parla in modo continuativo dei 10 morti di coronavirus, tra l’altro persone che erano con già compromesse per altri patologie? Inoltre, altro punto poco trasparente è il riferimento al numero dei contagiati perché non si è ancora capito bene se questi siano o no malati o solo portatori sani del virus.
Questa è una notizia importante che nessuno ha mai chiarito ed rimane sempre nel dubbio e nel vago.
La gente è dunque presa dal panico perché non è informata in modo adeguato e i cittadini questo lo hanno capito.
Si preoccupano, come già successo, che all’improvviso chiudano la città e quindi si precipita a comperare derrate alimentari a più non posso e si chiudano in casa.
La cosa gravissima è stata quella di non avere gestito anche dal punto di vista della comunicazione la situazione dell’emergenza. Non è possibile che a televisione riunite si possa mandare un messaggio in dissonanza cognitiva con un costrutto verbale che comunicava la non gravità del virus e dall’altra i comportamenti agiti erano di completa emergenzialità, di chiusura di città e territori, di divieti di riunioni sociali, di luoghi pubblici di aggregazione, di scuole ed università. Dunque l’approssimativa azione politica e la gestione sensazionalistica della notizia del virus, da parte dei massmedia, possono aver creato questo clima di panico e insicurezza nel paese oltre ad aver proiettato in Europa e nel mondo una cattiva immagine dell’Italia.
Luigi Manzini
Coronavirus, genesi di una situazione di panico
La Pulce nell’Orecchio
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