Il sindaco di Alessandria ha concesso il patrocinio alla manifestazione “ALPride2019”, iniziativa LGBT per le vie della città, in programma il primo luglio. Dovrebbe sorprendere un po’, visto la marca leghista del governo alessandirno, più conservatore e tradizionalmente meno arcobaleno. Invece, come è accaduto ad Asti – anche lì il sindaco leghista ha dato il placet al Pride locale, il 6 luglio – anche Cuttica ha permesso che il corteo potesse sfilare sotto l’egida mandrogna.
Vi è certamente l’elemento di coerenza al nostro Programma di Mandato che intende promuovere uno sviluppo della nostra comunità alessandrina che sia attento alla salvaguardia dei diritti delle persone: di tutte le persone, senza alcun tipo di discriminazione (sessuale, sociale, di razza ed età).Gianfranco Cuttica di Revigliasco
Se per un verso lo stesso primo cittadino si dice in disaccordo su alcune posizioni e rivendicazioni dei proponenti (Tessere le Identità) – l’adozione omosessuale – deve convenire su altri aspetti sociali che porta avanti l’associazione, come la lotta contro le discriminazioni d’ogni tipo.
Alessandria ambisce a crescere veramente come comunità di persone che si rispettino e, per farlo, prima ancora, si conoscano e si riconoscano come “valori”: con le proprie storie, le proprie difficoltà, i propri sogni e la propria propensione personale a cooperare insieme. Si tratta di una sorta di corrispondenza biunivoca o, in altri termini, di un vero “patto morale”. All’atto di fiducia nei confronti degli organizzatori di “ALPRIDE2019” chiediamo che corrisponda il massimo loro impegno affinché ogni singolo episodio del programma – e certamente il corteo conclusivo – siano organizzati e gestiti con il dovuto rispetto per i valori del decoro e della salvaguardia del senso profondo del nostro essere “comunità cittadina”:, proprio perché vuole essere la “Città delle persone che si rispettano” necessita anche di essere la “Città nella quale tutti si sentano bene” e nulla avvenga di offensivo del legittimo senso del pudore e del buon gusto.
Così il sindaco leghista votato dal centrodestra si dimostra molto più ‘sindaco di tutti i cittadini’. Dopo essersi avvicinato alla comunità musulmana partecipando ai festeggiamenti per il ramadan – primo sindaco a farlo – adesso anche il Gay Pride alessandrino.
Commenta per primo