“Il comitato “Salviamo le cascine” non è contrario alla realizzazione di impianti fotovoltaici, ma siamo contrari alle sue distorsioni. Va bene fare gli impianti purchè in aree idonee: si sfruttino i tetti dei capannoni ed in aree dismesse, ma assolutamente non in aree ad utilizzo agricolo, non si porti via il suolo agli agricoltori.
Purtroppo manca una normativa: due anni fa è stata emanata una legge inerente ai pannelli fotovoltaici ma mancano i decreti attuativi, per cui questi impianti non sono presi in attuazione da imprese agricole, ma da fondi speculativi, normalmente fondi esteri. Questi fondi vanno normalmente ad investire parte delle loro risorse in titoli di stato, quelli italiani oggi hanno una resa del 4%, a fronte di una resa dell’8% per gli impianti fotovoltaici che hanno una durata trentennale. Solitamente viene creata una società di scopo la quale è collegata, a sua volta, tramite scatole cinesi, a società con sede in paradisi fiscali. Questi fondi quindi oltre ad essere ladri di terreni e non portare redditività all’erario, vengono vinanziati dallo Stato italiano tramite PNRR.”
Intervista a Giancarlo Rossi – Comitato “Salviamo le cascine”
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