E’ soprattutto la vendemmia a occupare la maggior parte dei braccianti
Click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilità a conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell’economia.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria in riferimento alle domande presentate a partire da oggi, 27 marzo, in base al Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) di programmazione transitoria dei flussi che stabilisce 82.705 ingressi, in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente.
Un centinaio, al momento, quelle partite come Coldiretti Alessandria anche se le richieste sono molte di più e il numero è destinato ad aumentare nelle prossime settimane.
Un provvedimento che fissa, a livello nazionale, a 44.000 unità (contro le 42.000 dello scorso anno) le quote per lavoro stagionale attese principalmente nelle campagne, oltre che nel settore turistico alberghiero. Anche se non esiste una suddivisione a livello territoriale, le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera, specialmente per ortofrutta e viticoltura.
In provincia di Alessandria lo scorso anno sono stati oltre 3.000 i lavoratori con contratti stagionali (in aumento rispetto ai 2.500 del 2021), di questi il 90% impiegati nei vigneti. Al momento sono già molte le domande di tempi determinati, richieste che andranno però ad aumentare notevolmente nei prossimi mesi, soprattutto con l’avvicinarsi della raccolta della frutta e della vendemmia.
In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos.
“Anche nella provincia alessandrina sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. I lavoratori stranieri occupati in agricoltura sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di un po’ tutte le nazionalità. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. Cresce anche la presenza di stranieri alla guida delle imprese agricole: infatti, sono quasi 17mila titolari di nazionalità diversa da quella italiana”.
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