Non era mai successo che venisse introdotta una sorta di didattica a distanza anche per le scuole materne. Nella prima quarantena i bimbi sono rimasti senza incontrare né compagni né maestre. L’unico filo conduttore con la vita di relazione quotidiana era qualche favola pre-registrata, canzoncine o lavoretti da fare sempre individualmente. Invece per queste chiusura alcune scuole di Alessandria non si sono fatte trovare impreparate: appuntamenti quotidiani in videochat, con la possibilità di interagire, quindi. Nulla di obbligatorio, per carità, ma un aiuto a rimanere “collegati” e ad avere un impegno per un paio d’ore al giorno.
Digital divide
Alle elementari, sebbene più rodate e già preparate, la situazione è stata invece complicata. Sempre in qualche istituto di Alessandria, solo domenica sera è arrivato l’orario di massima della settimana in Dad, con non pochi disagi per i genitori costretti ad organizzarsi in fretta e furia (non era scontato che si ricalcasse l’orario scolastico. L’anno scorso non fu così). Lezioni sincrone e asincrone, termini poco famigliari per indicare le attività in diretta e le quelle da fare individualmente.
Ore 8,30, si parte. Anzi no, il link su Meet non funziona. Così fino alle 9,15 la prima lezione non prende avvio. Andrà meglio la prossima volta.
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