Pillola abortiva, lo scontro a Palazo Rosso

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Il collettivo Non Una di Meno di nuovo sull’attenti per l’ordine del giorno Locci-Castellano in cui si chiede al consiglio comunale di esprimere pieno sostegno alla circolare della Regione Piemonte, che si oppone alle linee guida del Ministero della Salute inerenti la somministrazione della pillola abortiva RU486 e l’accesso all’aborto farmacologico.

La circolare:
• Incentiva la presenza di associazioni pro-vita e antiabortiste all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, promuovendo l’apertura di loro sportelli permanenti.
• Mette in discussione l’accesso all’aborto farmacologico in regime di day hospital, riservando la scelta ai singoli medici, che possono così decidere di accettare di somministrare la pillola abortiva esclusivamente previo ricovero.
• Impedisce la somministrazione dell’RU486 all’interno dei consultori.

Non abbiamo bisogno di politiche che ostacolino ancora una volta l’accesso alle pratiche abortive, già messe a repentaglio dall’alto tasso di obiezione di coscienza ed alla considerazione dei consultori come servizi non essenziali da poter mettere in discussione in tempi di pandemia“.Non UNa di Meno – Alessandria

  • “Attacco alla libertà”. Così anche le associazioni sincdacali Cgil e Uil allargano il loro campo d’azione (il lavoro) prendendo posizione sul dibattito politico sulla pillola abortiva RU486, mostrandosi contrarie all’ordine del giorno presentato a Palazzo Rosso: “Adotteremo tutti gli strumenti per tutelare i diritti delle donne”, affermano.