Mamma li turchi, la nocciola piemontese soffre la concorrenza

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Buona annata, ma la concorrenza turca destabilizza il mercato interno

C’è forte attesa per i produttori di nocciole del nostro territorio per l’incontro che si svolgerà lunedì 31 agosto a Castagnole Lanze (AT), in cui sarà quotato il primo prezzo della campagna di raccolta corilicola 2020.

Come spiegato dai consulenti tecnici Cia Alessandria, l’annata si presenta molto buona sia per qualità che per quantità, come evidenzia Cinzia Cottali, vicedirettore provinciale Cia Alessandria e imprenditrice a Bistagno: “La raccolta è iniziata in anticipo rispetto gli scorsi anni, ma le piante giovani continuano a trattenere i frutti, perciò le operazioni di raccolta dureranno ancora una decina di giorni. Se il meteo sarà favorevole, il tutto si concluderà nei primi giorni di settembre”.

Gli imprenditori mostrano segnali di incertezza su quanto potrà emergere dalla Borsa Merci. A preoccupare è, ancora una volta, la concorrenza proveniente dalla Turchia che incide sulle scelte dell’industria dolciaria italiana. Spiega il presidente provinciale Cia Gian Piero Ameglio: “Il prodotto piemontese, e alessandrino, è caratterizzato da un’ottima qualità e la Tonda trilobata gentile è la varietà più richiesta dall’industria, per le sue caratteristiche di gusto e lavorazione. Nonostante questo, subiamo la concorrenza del mercato turco, che si caratterizza per avere costi di produzione molto inferiori a quelli che sostengono le nostre aziende in Italia. Auspichiamo che il mercato confermi le nostre aspettative e che sia almeno confermato il prezzo dello scorso anno, e non meno, che su una resa media buona è stato di circa 400 euro/quintale