Isolare gli asintomatci positivi, verso una dittatura sanitaria?

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In questi giorni comincia a prendere sempre più corpo l’idea di isolare per quanto riguarda la pandemia coloro che sono asintomatici positivi

A proposito di questa idea,visto che se ne parla sempre più spesso,sentite cosa dice il virologo e allergologo Burioni

“…la cosa importante per i sistemi di tracciamento di identificare e isolare per davvero non come stiamo facendo adesso che noi isoliamo le persone a casa loro Come si fa ad isolare una persona che magari vive un appartamento di 70 metri quadri è molto difficile

. Noi dobbiamo isolare molto bene le persone in strutture apposite per impedire che il contagio vada avanti. . Con questi passaggi si può immaginare,con tutte le cautele,una graduale ripresa delle attività, però con queste cautele “

Ecco quindi l’idea che prende corpo e quella proprio di andare a prelevare le persone da casa, come diceva Burioni, questi asintomatici, però positivi, e portarli in strutture adatte in una sorta di “detenzione sanitaria”. Il problema è quello di provare ad immaginare una situazione del genere: abbiamo una persona anziana a casa che è asintomatica ma positiva e che deve essere prelevata e portata in questi luoghi di degenza

Pensiamo alla ricaduta psicologica di questo fatto, cioè prendere una persona anziana e portarla via dei propri cari e metterla in questi posti, ma pensiamo anche alle conseguenze fisiche, per esempio, a delle cure troppo invasive oppure al fatto stesso che stare in un luogo con altri infetti può addirittura provocare un’ aggravamento della situazione fisica della persona in questione .

Noi chiediamo , a questo punto, a queste persone che ci vogliono imporre queste queste misure di cercare di spiegarci a che gioco stanno giocando perché effettivamente si sentono sempre più spesso di queste affermazioni.

Già nelle settimane scorse esponenti della Organizzazione Mondiale della Sanità parlavano proprio di isolare le persone non più a casa ma in specifici posti, soprattutto ripeto, coloro che sono asintomatici ma positivi.

Non è che l’aver lasciato l’iniziativa e la decisione da assumere, durante l’emergenza sanitaria, a medici e scienziati abbia di fatto segregato la società italiana in una sorte di dittatura sanitaria i cui risultati negativi cominciano adesso ad evidenziarsi sia dal punto di vista economico che sociale.

l’Italia se non riprende prontamente la rotta, così come stanno già facendo il resto d’Europa, rischia di sprofondare in un baratro di debiti, di povertà e di subordinazione dal quale diventerà sempre più difficile riemergere.

Luigi Manzini