Outlet aperto, biblioteca chiusa: il coronavirus degli ignoranti

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Ai germi non piace fare shopping? Sembrerebbe, dal momento che in questa settimana di isolamento e di isteria collettiva – anche certi media locali ci hanno messo del loro creando un po’ di caos per qualche click in più – sono state chiuse biblioteche e musei, ma i centri commerciali dove statisticamente girano più persone si poteva girare liberamente. Come se il coronavirus non girasse tra i camerini delle boutique o tra i corridoi dei centri commerciali.

Neppure la doccia in palestra si può fare: non ci si lava dopo aver sudato, così invece del virus si prende una normale polmonite.

Il cartello di un ristorante orientale ad Alessandria che ha volontariamente chiuso per mancanza di clientela

Non che ci sia differenza tra girare di sera ad Alessandria prima o dopo la presunta epidemia, intendiamoci – su cui molto si è ironizzato in questi giorni – ma la distinzione di dove si possa o non si possa andare con tanto di precisazioni ad hoc sia lo specchio di una società che fa man bassa di casse d’acqua che neanche nella prima Guerra del Golfo.