Cemento e fossile, agricoltori e Fridays For Future contro i cambiamenti climatici

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Dopo le alluvioni la sicurezza del territorio è indispensabile

“Quantificare i danni al momento è impossibile, decine di milioni di euro, solo per la provincia di Alessandria. Intanto continua la mappatura delle zone maggiormente interessate dal maltempo e la cifra è in continua crescita. I tecnici Coldiretti, già dalla giornata di ieri, hanno iniziato un primo monitoraggio reso difficile dalle avverse condizioni climatiche e sta proseguendo dalle prime ore si questa mattina per aiutare coloro che si trovano in zone isolate e collaborare con la Protezione Civile. Difficoltà per gli animali nelle stalle e problemi alle strutture, serre spazzate via, vigneti franati e campi diventati immense piscine”.

Così il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco a commento di un fine settimana disastroso, che dal punto di vista agricolo ha aggiunto nuovi problemi a quelli già esistenti, risultato di un’annata meteorologica che non ha risparmiato nessun settore.

Per il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo: “La sicurezza delle persone è a rischio come è a rischio la biodiversità e il patrimonio agroalimentare. Il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre un quarto della terra coltivata”.

BLOCCO DELLA RAFFINERIA DI SANNAZZARO DE’ BURDGONDI
In occasione dello sciopero per il clima di venerdì 29 novembre, dopo le manifestazioni mattutine, il movimento Fridays For Future di Alessandria, insieme a quello pavese, manifesterà alle 15,30 di fronte alla raffineria ENI di Sannazzaro de’ Burgondi, considerato un luogo emblematico di una multinazionale che “continua a depredare e saccheggiare territori, coinvolta nello scandalo di tangenti più grande dai tempi di Mani Pulite”. Uscire dal fossile è la parola d’ordine.

TORNIAMO IN PIAZZA PER IL 4° SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA 
Il 29 novembre sarà il quarto venerdì di protesta globale, per chiedere di cambiare, a partire dalla “decarbonizzazione totale entro il 2025. Le aziende inquinanti devono chiudere, ma devono essere garantiti posti di lavoro e tutele a tutte quelle persone coinvolte nella transizione. Non accettiamo il ricatto tra lavoro, salute e tutela dell’ambiente”.