Non sono bastati tre sindaci donna, attiviste contro la toponomastica maschilista

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Sabato 24 marzo il gruppo di femministe di ‘Non una di Meno Alessandria’ sarà in piazzetta della Lega per continuare la raccolta firme per la Casa delle Donne (dalle 16). Nello stesso pomeriggio insceneranno una singolare campagna di sensibilizzazione fucsia rinominando alcune vie del centro alessandrino, apponendo sulla targa di marmo fogli con nomi di donne illustri. Secondo l’osservatorio “Toponomastica femminile” meno del 10% delle vie di Alessandria sarebbero intestate a donne. Quelle ricordate sulle cartine sarebbero comunque sante, martiri, religiose e principesse. Poco o niente su scienziate, politiche, inventrici, scrittrici che hanno comunque lasciato il segno nella storia contemporanea.

“L’iniziativa sarà un modo per riappropriarci della memoria collettiva e riprenderci, anche simbolicamente, gli spazi urbani”, commentano.

Negli ultimi venti anni Alessandria ha contato tre sindaci donna, due di centrosinistra e uno della Lega. Nonostante i governi cittadini non fossero fatti da machi, neppure le tre prime cittadine hanno contribuito ad aumentare la quota rosa nello stradario.