Senza biglietto, le linee peggiori partono da Alessandria

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Verifiche a terra e a bordo su 338 Regionali fra i più sensibili al fenomeno dell’evasione, 1.560 le persone non in regola, 1.257 i biglietti venduti sui treni per un importo di circa 12.000 euro, 303 verbali di accertamento emessi per un importo di oltre 67.000 euro, allontanate prima di salire a bordo 3.326 persone non in regola.

È il bilancio di due settimane di attività antievasione, effettuata in due tranche, condotta sulle linee del Piemonte, da Trenitalia Regionale e da Protezione Aziendale con il supporto di un team nazionale di controllori. Una lotta senza tregua contro ai “furbetti” per recuperare risorse e migliorare la qualità del viaggio, con particolare attenzione a chi paga il biglietto.

Diversa la percentuale di irregolari riscontrata nelle due settimane: nella prima sono stati il 10,78%, nella seconda il 8,24%. I controlli hanno evidenziato alcune differenze fra le varie linee.

Tassi più alti si sono registrati sulla Alessandria – San Giuseppe di Cairo (19,43%), sulla Novara- Alessandria (16,72%) e sulla Acqui Terme – Genova (17%), ovvero su quelle tratte dove ci sono molte fermate intermedie e i ‘portoghesi’ ci provano a far qualche breve tratta a scrocco.

L’attività, svolta da pool di agenti, si è concentrata sui treni e nelle fasce orarie a maggior rischio evasione. Sebbene i gruppi di controllo abbiano anche una funzione dissuasiva a possibili reazioni aggressive, sono stati 21 i casi in cui è stato necessario richiedere l’intervento della Polizia Ferroviaria.