L’Expo di Dubai, un’occasione per l’export italiano

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Dopo lo slittamento dello scorso anno a causa della pandemia, come moltissimi altri eventi che sono stati posticipati, ha finalmente aperto i battenti Expo 2020 Dubai, evento di ineguagliabile impatto nel panorama economico globale. Organizzato per la prima volta nella Regione del Medio Oriente, Africa e Asia del Sud (MEASA), riunirà in un unico luogo i visitatori provenienti da ogni parte del mondo per progettare insieme il futuro, da domani, fino al 31 marzo 2022.

Il tema dell’expo: Connecting Minds, Creating the Future rappresenta un invito a sperare e costruire un domani migliore – dopo la terribile esperienza del Covid con l’obiettivo di provare concretamente a superarla – in cui tutti i Paesi del Pianeta potranno impegnarsi rispetto ai tre temi di opportunità, mobilità e sostenibilità.

Centinaia di eventi, un vasto programma di forum sulle sfide dell’Agenda 2030, con un’area espositiva di 4,38 chilometri quadrati, l’esposizione Universale richiameranno circa 20 milioni di visitatori da ogni parte del mondo, provenienti dai 190 Paesi partecipanti.

Sarà il Dubai Exhibition Centre – spazio costruito ad hoc – ad ospitare la manifestazione. tre grandi distretti tematici si dirameranno dalla piazza centrale con 192 padiglioni, ognuno dei quali rappresenterà un Paese, per dare vita, tutti insieme, ad una città futuristica dove arte e cultura incontreranno tecnologia e innovazione. La città emiratina, considerata il prototipo di città del futuro, celebra il ritorno alla vita dopo la pandemia: tante nuove attrazioni, come Ain Dubai, la ruota panoramica più alta del mondo situata su Bluewaters Island, la Deep Dive Dubai, che regalerà l’esperienza unica di immergersi nella piscina più profonda del mondo, passando per il Time Out Market inaugurato nel Souk Al Bahar di Dubai all’inizio del 2021 con 17 concept culinari a chilometro zero.

Quasi azzerata la vecchia dipendenza dal petrolio (che ad oggi rappresenta solo l’1% del PIL rispetto al 50% segnata negli anni fino al 2000), Dubai genera da solo il 28% del PIL degli Emirati Arabi Uniti pari a 421 miliardi di dollari, che dal 2000-2020 si è quintuplicato. Intanto, dopo aver raggiunto 10,6 milioni di passeggeri nei primi sei mesi del 2021, nonostante le restrizioni di viaggio che hanno interessato i suoi mercati chiave, l’Aeroporto Internazionale di Dubai stima una forte crescita nella seconda metà dell’anno: numeri grazie ai quale l’hub si conferma l’aeroporto più trafficato al mondo per i passeggeri internazionali.

Tra i protagonisti dell’esposizione universale, l’Italia che, nel proprio Padiglione disegnato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&aM Ingegneria, darà il suo contributo, proponendo all’Expo un percorso espositivo caratterizzato da installazioni dimostrative dell’ innovazione e della sostenibilità accanto a centinaia di iniziative per le quali sono stati creati 10 diversi format.

Con 70 partner istituzionali, oltre 50 imprese sponsor, 15 Regioni e 30 Università aderenti, il nostro Paese promuoverà un vasto programma di forum multilaterali e dialoghi di alto livello. Tanti i temi: dal clima allo spazio, ma anche sviluppo urbano e promozione del dialogo interculturale, passando per le attualissime sfide dell’innovazione e della digitalizzazione nella salute, nell’agricoltura e nella blue economy. attenzione sarà riservata a Particolare Venezia: il 3 ottobre, sarà lanciata sulla piattaforma globale di Expo la candidatura della città a capitale mondiale della sostenibilità.

“Uno spazio quindi quello dell’talia non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali . U celebrerà n progetto di ampissimo respiro del quale fanno parte gli artisti, chiamati a partecipare al racconto dell’Italia lanciata verso le sfide del futuro.

L’Italia quindi le bellezze artistiche e paesaggistiche delle regioni partecipanti e il saper fare italiano artigianale e manifatturiero. L’Italia quindi si racconterà come un Paese capace di connettere popoli e culture grazie al saper fare e alla creatività.