Opere d’arte dimenticate

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

A fianco al Teatro Comunale e a ridosso di una spoglia aiuola a forma di stella è posizionato un piccolo monumento in marmo, discreto è defilato rispetto al resto del giardino pubblico. Si tratta di un monumento della scultrice greca Jonna Philippidou che la realizzò on-air durante il Simposio del 1986, ad Alessandria nella zona dei giardini e poi la donò alla città.

L’opera, pur non essendo una realizzazione di evidente valore artistico, rappresenta comunque un monumento di buona qualità espressiva ed esecutoria. La scultura,che appare abbastanza trascurata, si inserisce nel filone dello stile astratto/geometrico con dei lontani richiami al cubismo dell’inizio secolo scorso.

Nell’esecuzione la scultrice si è ispirata, successivamente, in qualche modo, all’astrattismo geometrico di tipo costruttivista giungendo all’annullamento della distinzione tra forma e struttura dei materiali e tra forma e funzione degli stessi. Le forme della struttura sono essenziali e asimmetriche; la tecnica è quella del marmo scolpito picchiettato cioè non finito liscio perché è stato fatto volutamente probabilmente per dare una forza espressiva maggiore al monumento.

Il resto è affidato alla forma che la gente può o vuole percepire dell’opera stessa.

In ogni caso si tratta di un’ottima scultura e le macchie sono semplicemente dovuto al fatto che si trova sotto gli alberi i che lasciano dei depositi sulle superfici.

Per eliminarle bisogna pulire con paste speciali e carte vetrate in modo da fare ritornare all’iniziale splendore questa piccola ma significativa scultura. Appare necessario spostarla in un altro luogo magari con un basamento ad hoc e in una situazione dove possa essere più visibile e goduta allo sguardo di chi passa per i giardini. La targhetta dell’autrice è ossidata e va rimessa in ordine.

Passeggiamo per la città riscoprendo opere artistiche valide che generosamente gli artisti hanno donato alla città. Solo in questo modo e invitando continuamente l’amministrazione a manutenere adeguatamente queste opere d’arte, sparse sul territorio, possiamo ridare alla nostra città un volto gradevole e ricco di sensibilità artistiche.

Enrica Gardiol