Viaggio numero ventuno

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All’interno del verdeggiante e raccolto giardino di palazzo Ghilini , sede della prefettura di Alessandria, esiste, oltre alla “Panchina dell’Amore”, una scultura in marmo molto particolare, quasi un totem, che esprime mistero e fascinazione a chi la guarda. La scultrice è l’olandese Hermine Jansen che la realizzò on-air durante il 3°- Simposio Settembre/Ottobre 1988 presso i Giardini pubblici (lato Teatro).

Si tratta di una rappresentazione di una figura che si compone di una serie di motivi astratti e di forme elementari e semplificate che disorientano e rimandano a visioni di altri mondi e civiltà.

Il titolo di quest’opera è: “Viaggio numero ventuno”, un titolo particolare che spinge la stessa autrice ad interrogare la gente che la osservava al lavoro :” dove, nella vostra immaginazione, pensate che vada questo viaggio? Molti rispondevano: nell'”America Latina”.

In effetti la genesi di questa scultura sembra che arrivi da un viaggio lontano, dai tempi di una civiltà molto antica e dove di preciso non lo sa nessuno. L’autrice stessa intervistata ebbe a dire che: durante il lavoro aveva immaginato un tempio, abitato da due Regine, una del Nord e una del Sud : il tempio era vestito con un corpo femminile, c’era anche la luce della luna blu. Dunque un’opera fascinosa che nel mistero cerca di realizzare una nuova armonia. E per concludere, parafrasando le parole e i ragionamenti della scultrice, alla domanda: che cosa significa questa scultura? È chiaro che ognuno risponde con la sua fantasia e la sua immaginazione.

A questo punto: Buon viaggio a tutti!!

Enrica Gardiol