Italia in ginocchio: genesi di una tragedia

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Dati drammatici emergono dall’analisi della Coldiretti riguardo lo stato di profonda indigenza in cui versano migliaia di cittadini italiani che, a causa delle restrizioni per il covid-19, hanno perso il posto di lavoro.

Piccoli commercianti, artigiani che hanno visto fallire le attività; ambulanti, lavoratori con contratti precari o stagionali, persone impiegate nel sommerso che non godono di particolare sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmio accantonati, come pure molte partite IVA, lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazione governative  sono tra le categorie più colpite e vessate.

 5,6 milioni sono gli italiani in povertà assoluta, un milione in più rispetto allo scorso anno e sono in  record negativo dell’inizio del secolo. “Tra le  famiglia in difficoltà a preoccupare anche il milione 346 mila bambini e ragazzi poveri nel 2020 che sono ben 209 mila in più rispetto all’anno precedente”.

  Una situazione drammatica  per i ragazzi coinvolti  che incide anche sui loro  livelli di istruzione,di integrazione sociale e che contribuisce ad aumentare l’area del disagio e i rischi di comportamenti antisociali.

Inoltre  le chiusure pasquali, decise dal governo, sono costate alla filiera della ristorazione intorno ai 1,7 miliardi di euro con impatti devastanti a livello occupazionale e  di fatturato.

A queste perdite vanno sommati anche quelle dovute allo stallo del settore turistico che va ad incidere ancora di  più in maniera netta sull’economia reale visto che senza il lookdown,sempre secondo Coldiretti , un italiano su tre ovvero il 32% avrebbe scelto durante il periodo di pasqua di concedersi una vacanza e  senza dimenticare gli oltre 4,5 milioni turisti stranieri che in questo periodo avrebbero scelto il Belpaese come meta turistica e per rilassarsi.

 In questo clima di incertezza totale l’associazione Coldiretti, in accordo con alcune realtà economiche e sociali del paese, ha deciso di partecipare ad iniziative di solidarietà distribuendo un  pacco di ben 50 kg con diversi prodotti a media e lunga conservazione, rigorosamente di prodotti 100% made in Italy 

Un segnale di vicinanza e speranza per tutte quelle persone a cui l’emergenza Covid sta facendo pagare il prezzo più alto in termini economici e sociali.

Sicuramente queste iniziative sono apprezzabili dal punto di vista della solidarietà e dell’aiuto concreto alle persone in difficoltà, ma quello che viene chiesto, sempre più vigorosamente da intere categorie e settori economici del paese è di ritornare a lavorare e di terminare l’assurdo ricorso ai contenimenti e alle chiusure medioevali  che ,oltre a devastare economicamente la società e il paese,  non hanno mostrato di essere efficaci a contrastare  la diffusione del virus.
L’emergenza sanitaria si supera non solo con la spasmodica corsa al  vaccino, ma anche attraverso un ricorso sempre più deciso alla medicina territoriale,con un protocollo nazionale di cure domiciliari efficaci  e  con una campagna di informazione circa i corretti comportamenti da parte dei cittadini.

Ed infine i mancati rimborsi/ ristori alle categorie  colpite hanno alimentato la  protesta di piazza e le  spinte  a manifestare la loro rabbia e delusione contro  il Governo.
Questo clima, se non corretto, sarà foriero di una stagione molto difficile e dura per il nostro paese e per tutti gli italiani.

Luigi Manzini