Rotta balcanica, l’Italia non può respingere i migranti

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Riteniamo profondamente sbagliate le scelte politiche intraprese sino ad ora dall’Europa e dall’Italia nei riguardi dei migranti che intendono raggiungere il nostro continente e il nostro Paese.

La Rotta Balcanica, di cui si è parlato negli ultimi giorni sui media, è la via percorsa da migranti provenienti da Paesi in guerra come la Siria o fortemente instabili come Iraq, Afghanistan e Pakistan. A queste donne e uomini si aggiungono cittadini provenienti da altre regioni del mondo
che cercano nell’Europa un rifugio dove ricominciare la loro vita. L’Europa invece si barrica dietro le sue frontiere e delega alla Turchia di Erdogan la difesa dei propri confini costringendo migliaia di persone a intraprendere il faticoso e pericoloso viaggio che attraversa la Grecia e risale su fino alla Bosnia, alla Croazia e alla Slovenia per poi giungere in Italia o in Austria.

E l’Italia che cosa fa? In violazione della legislazione nazionale e internazionale, respinge queste persone costringendole a ritornare in Slovenia dove vengono poi espulse verso la Bosnia. Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 18 gennaio scorso, ha condannato il Viminale per i respingimenti dei migranti giunti sul suolo italiano e subito respinti verso la Slovenia.
La Rotta Balcanica, come quella del Mediterraneo, da anni è diventata la tomba per molti uomini e donne nell’indifferenza generale di molte persone e nell’inerzia colpevole dell’Europa. In questo inverno freddo che si inserisce all’interno della drammaticità della pandemia che attanaglia l’Europa, le scelte dell’Italia e dell’Europa di voltare le spalle a quelle migliaia di persone che si trovano abbandonate a loro stesse è non solo disumana ma anche strategicamente fallimentare. L’Europa tradisce i valori su cui poggia, come sanciti nel Trattato Costitutivo dell’Unione Europea, ossia i principi di libertà, di democrazia e di rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nonché dello Stato di diritto. L’Italia tradisce l’intero spirito della sua Costituzione!

Rivolgiamo un appello ai cittadini e alle cittadine affinché non rimangano indifferenti davanti a questo problema e contribuiscano, con la loro azione quotidiana, a costruire una società libera, aperta, accogliente e non impaurita.

Il Tavolo Migrazione di Casale Monferrato, costituito da ANPI, CGIL, CISL, UIL, E-FORUM, ISRAL, AVIS, SCOUTS, ME.DEA, LEGAMBIENTE, MIGRANTES, ASSOCIAZIONE GAMBIANI, EQUAZIONE, insieme alla Cooperativa S.E.N.A.P.E.