L’Italia non è un paese per giovani

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Dal 17 agosto discoteche chiuse in tutta Italia e obbligo di mascherine, dalle 18 alle 6, in tutti quei luoghi dove si possono creare assembramenti. Sono queste le novità introdotte dall’ultima ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza dopo una riunione con i presidenti di regione che non ha trovato però tutti d’accordo, perché in alcuni territori le discoteche erano già state chiuse mentre in altre zone nessun provvedimento in questo senso era stato preso anche per via delle differenze importanti sulla diffusione del contagio. Il governo ha invece deciso di uniformare la misura imponendo a tutti la chiusura dei locali da ballo e le preoccupazioni sono forti per un settore già in crisi, che fatica a riprendersi . Le associazioni di categoria hanno già annunciato ricorso al TAR spiegano che sono a rischio ulteriori posti di lavoro e che da Roma non è arrivato alcun sostegno economico. Inoltre c’è l’obbligo della mascherina anche all’aperto in determinate condizioni : cioè dalle 18 alle 6 e in tutti quei posti in cui potrebbe crearsi
condizioni per un assembramento.

Da parte della categoria sono forti le critiche a questi provvedimenti che sarebbero illegittimi e molto pericolosi dal punto di vista economico, occupazionale e sociale . Quindi dopo i runner, i proprietari di cani e i frequentatori di aperitivi l’opinione pubblica, sapientemente orientata da
dichiarazione di governo studiate e amplificate da una certa stampa, ha individuato un nuovo capro espiatorio su cui scaricare le incapacità e l’inettitudine di chi ci governa : i GIOVANI.

A loro è data la colpa per l’aumento dei contagi, a loro è data la colpa di essere irresponsabili, di andare in vacanza all’estero e di trascorrere le proprie serate in discoteca, naturalmente tutto ciò viene fatto legalmente perché la legge lo permette( per fortuna ancora).
Se volessimo poi prendercela con qualcuno semmai bisognerebbe prendersela con chi ha permesso l’apertura delle discoteche e non chi le frequenta, facendo finta di non sapere che in discoteca non si possono rispettare il distanziamento previsto da certi protocolli. Trovo ingiusto, inoltre, scaricare sui giovani che hanno già subito moltissimo,durante il lockdown, la reclusione e l’esclusione dalle attività sociali e ricreative. In questo provvedimento oltre al clima che si è creato contro i giovani si cela un velo di ipocrisia e di falsità che non ha eguali nel rapporto tra governo e cittadini.
Aggiungo che chiudere le discoteche appena dopo Ferragosto è un atto di sottile perversione e la dice tutta sulla inettitudine della classe politica, attualmente al governo. Inoltre quello che spaventa è la pratica ormai diffusa, da parte della stampa e del governo, della colpevolizzazione di intere categorie di persone in un paese che cerca disperatamente di
ritornare alla normalità come l’andare in vacanza, prendere un aperitivo con gli amici, respirare aria pura senza nessuna museruola obbligatoria.

Infine è stato superato il senso del ridicolo rappresentando un virus che contagia solo al tramonto e di notte, di giorno si riposa, come un fornaio insomma.

Da non credere

Luigi Manzini