Lite in coda al supermercato, coltello nella tasca segreta dei pantaloni come nel far west

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Non poteva trovare peggior compagno di fila, in un periodo di quarantena già di per sé stressante. Sokrat Hilaj, 23 anni è stato arrestato nel parcheggio del Penny Market di viale Milite Ignoto con accuse pesantissime: tentato omicidio (nei confronti di un 36enne connazionale e parente), resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello.

Giunti immediatamente sul posto, gli Agenti individuavano una Guardia Giurata che con difficoltà cercava di contenere la resistenza di HILAJ Sokrat. Visto l’evidente stato di agitazione del soggetto, gli operatori intervenivano per immobilizzarlo attraverso l’utilizzo delle manette di sicurezza, tuttavia, durante le fasi dell’ammanettamento, lo stesso tentava a più riprese lo scontro fisico, cercando di spintonare entrambi gli operatori e sgomitando tentava di aprirsi un varco utile alla fuga che obbligava gli Agenti all’utilizzo dello spray al peperoncino.

Cosa era successo. Futili motivi, si scrive sempre nei verbali, per sottolineare rancori passati, sgarbi e scaramucce. Sfociate in qualcosa di più pesante. In coda, insieme ad una ragazza, il giovane ha incrociato una sua vecchia conoscenza. I rancori passati dapprima sono iniziati con scambi verbali, in crescendo. Poi Hilaij ha estratto un coltello lungo 25 cm. che teneva in una fondina all’interno dei pantaloni. Ha poi sferrato un fendente all’antagonista all’altezza del torace. Attirati dalle urla e dagli schiamazzi dei presenti, si è così avvicinata un addetta alla vigilanza del supermercato e successivamente una guardia giurata che stava percorrendo il viale in auto.

A quel punto lo stesso si scagliava contro la Guardia Giurata allo scopo di sottrargli l’arma di ordinanza che portava al seguito con queste parole: “Dammi la pistola che lo ammazzo”.

Pare che in Questura l’accoltellatore non avesse mostrato pentimento, riferendo che se non fossero intervenuti avrebbe continuato nell’aggressione.