Allontanamento zero, ai sindacati non piace la ricetta piemontese

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Ai sindacati non piace il Disegno di Legge Regionale cosiddetto “Allontanamento zero”, oggetto di grande dibattito e incontri in queste settimane. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un comunicato congiunto per ribadire che in Piemonte esiste una buona rete di servizi sociali e che l’atteggiamento politico, scrivono, sta creando un senso di sfiducia e diffidenza verso opera in questo settore.

Per “discutere seriamente del problema” evidentemente intendono che così l’affidamento dei minori alla piemontese proprio non va: “Semplificare e “dividere” rispetto a questo tema sta portando a perdere di vista l’obietto che deve rimanere la tutela del minore in difficoltà, da effettuarsi nelle migliori condizioni. Non possono essere messe in discussione in modo generico e mediatico la professionalità e l’esperienza degli operatori, anzi, le stesse devono essere valorizzate: vanno potenziati gli investimenti a sostegno della tutela dei minori in quanto soggetti deboli e devono essere finalizzati alla prevenzione del disagio, per evitare il più possibile l’allontanamento, che deve restare l’ultima soluzione”.

Soluzioni condivise e un tavolo di confronto con le stesse associazioni sono le richieste urgenti.