Rugby senza confini, prima partita ufficiale per il richiedente asilo

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Quando nessuno lo può accompagnare prende la bicicletta, percorre qualche chilometro con costanza e si va ad allenare al CUSPO Rugby Park di Giarole (Al), campo in cui gioca il seri C2 la squadra del CUS del Piemonte Orientale. Prosper Afekhide Babatunde nigeriano classe 1996, per tutti Prospero, domenica scorsa ha vestito per la prima volta la maglia degli Aironi in una partita ufficiale di campionato nella vittoriosa partita casalinga contro il Novi Rugby, nel ruolo di Ala fra i trequarti, e anche se per pochi minuti ha dimostrato di essere all’altezza del compito, ben posizionato è stato artefice di alcuni buoni placcaggi, sintomo che il lavoro tecnico tattico svolto sui campi d’allenamento sta dando i frutti sperati.

Educato, attento, Prospero è stato accolto bene e mai si è sentito a disagio dai compagni e poco per volta sta imparando meglio l’italiano. Il nigeriano è ospite a Bozzole, un paese vicino, della “Cooperativa Sociale Nuova Vita”: “Il richiedente asilo Prosper Afekhide Babatunde gioca per la società CUSPO di rugby da circa 5 mesi, avendo da lungo tempo manifestato il forte desiderio di poterne fare parte.
Prosper ha accettato di buon grado l’opportunità, mostrando fin dal principio una grande serietà e costanza nell’affrontare l’impegno preso: tre allenamenti settimanali e la partita domenicale. Ammirevole è la forza di volontà dimostrata dal ragazzo, che si reca da Bozzole a Giarole per gli allenamenti sulla sua bicicletta, quando gli operatori del CAS non riescono ad accompagnarlo.

“Mi sono sempre sentito a mio agio all’interno del team”, ha detto Prosper, “non mi sono mai sentito straniero in mezzo a loro, i loro sinceri gesti di amicizia mi hanno accolto fin da subito”.

Il Presidente del Comitato Regionale della Federazione Giorgio Zublena ha voluto dedicare alcune brevi dichiarazioni: “Sono molto orgoglioso di essere presidente di un Comitato in cui molte società di appartenenza stanno interpretando al meglio i principi di solidarietà fratellanza e superamento delle difficoltà che sono alla base del rugby ed hanno fatto dell’impegno sociale il pilastro della loro attività … È un percorso certamente difficile che deve abbattere pregiudizi e luoghi comuni, ma che porterà sicuramente a quell’inclusione sociale che sta alla base di questa iniziativa. I nostri valori : SPORTIVITA’ , SOSTEGNO, RISPETTO, CORAGGIO devono essere utilizzati dai giocatori e dai loro accompagnatori per superare il momento sicuramente problematico e pieno di difficoltà che stanno vivendo in Italia ed attraverso essi cercare quell’integrazione sociale auspicata da tutti. E’ grazie proprio all’aiuto di Società come il CUSPO che queste difficoltà vengono appianate e l’obiettivo finale raggiunto più facilmente. A Voi tutti i miei migliori auguri e che questo sia solo l’inizio di un percorso che non sia solo di crescita sportiva, ma anche e soprattutto umana e culturale.”