I Movimenti bloccano, in attesa della risposta leghista

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Una bella gatta da pelare per il nuovo sindaco di Alessandria sarà certamente il rapporto con i ‘movimenti’, quelli che anni fa avevano un nome decisamente più combattivo e naif, i Disobbedienti, e che da sempre si battono anche per la casa per tutti. A tutti i costi. Nei giorni scorsi gli attivisti hanno bloccato fisicamente due sfratti, in Pista e in un alloggio ATC. Il primo era per morosità da mancanza di lavoro (pare che il proprietario avesse rifiutato dodici mensilità anticipate dal Comune), il secondo per un intoppo burocratico con il subentro di intestatario dell’appartamento.

Il metodo è sempre quello: un nutrito gruppo di Disobbedienti gruppo si presenta all’ora dello sfratto e impedisce fisicamente l’esecuzione dell’atto, facendo intendere che non se ne andrà pacificamente in caso di mancata rinuncia o proroga. Di solito si concedono altri mesi per evitare di chiamare ‘gli sbirri’.

Le passate amministrazioni hanno fin da subito sperimentato sulla propria legislazione il movimento antisfratti (occupazioni del Comune, manifestazioni di piazza, fiaccolate…), per poi lasciar sostanzialmente perdere o evitare via via che ci si avvicinava alle elezioni di far casino. Ora che i leghisti hanno conquistato Palazzo Rosso sarà interessante capire come sarà la loro politica abitativa.